Perfetto! Hai appena creato il tuo sito WordPress: tutto è configurato, le pagine sono state create, ci sono delle belle foto…
e ora che si fa per ottenere risultati?
1# Step
Chiariamo cosa vogliamo: 1.000 richieste di preventivo, 1.000 visite, 1.000 condivisioni?
Il sito deve essere uno strumento per portare risultati, se siamo un’azienda i risultati sono richieste di preventivi, acquisto di prodotti, se abbiamo un blog o vogliamo fare brand i risultati sono visite, condivisioni dei nostri post.
È giusto chiarirlo perché spesso vedo siti creati, anche con investimenti di migliaia di euro, il cui unisco scopo è “essere online” “avere un biglietto da visita digitale”.
Beh non dovrebbe essere così! Ci sono 20 milioni di italiani che si collegano ad internet ogni giorni (fonte Audiweb) perché non sfruttare tutta questa audience in modo più proficuo!
E per farlo dobbiamo partire dal definire quali sono i nostri obiettivi, è scontato sembra banale ma vi assicuro che non lo fa il 90% di chi ha un progetto/sito online.
[easy-tweet tweet=”Gli obiettivi devono sempre essere specificati prima di qualsiasi strategia operativa #digitalmarketing” user=”giavara”]
Chiariamo in dettaglio quali sono gli obiettivi del sito e delle campagne che attueremo online. Questi ci servono come metro di valutazione per capire se stiamo andando sulla giusta direzione e se stiamo sbagliando dove stiamo sbagliando.
Sito: può avere come obiettivo la lead-generation (creare una lista di contatti qualificati), vendere direttamente online, oppure lo scopo di far compilare un modulo preventivo, far arrivare le persone nel mio negozio locale, e così via.
Campagne: una campagna su Facebook a pagamento può avere l’obiettivo di portare 1000 visitatori su una pagina specifica e lì fare in modo che richiedano contatti su un servizio. In questo caso il primo obiettivo è portare visitatori, il secondo obiettivo e convertire quei visitatori in richieste di contatto. A fine campagna posso raggiungere pienamente il primo target (1000 visitatori) ma non il secondo target (nessuna richiesta contatto) in questo caso devo capire il motivo.
O ancora posso ideare una pagina del sito che parla di un tema specifico, molto lunga, dettagliata con tante risorse e con primo obiettivo quello di posizionarsi su Google per portare traffico qualificato, interessato a quell’argomento. Il metro di valutazione in questo caso sarà quanto bene si posiziona la pagina e di conseguenza quante visite porta per determinate parole chiave.
Ecco perché è importantissimo stabilire gli obiettivi del sito, delle singole pagine e delle varie campagne, PRIMA: per capire come procedere e soprattutto per capire se abbiamo lavorato bene!
2# Step
Parte operativa: strategie e per usare Wordpress al massimo
Nella prima parte abbiamo parlato degli obiettivi da raggiungere, concetti che vanno bene per qualsiasi sito web. Ora veniamo alla parte più operativa: parleremo di WordPress in modo specifico.
Ecco le Strategie o Consigli Operativi per ottimizzare il tuo sito WordPress e ottenere risultati, subito! 😉
1. SEO: traffico qualificato da Google
La Seo è morta. Quante volte l’ho sentito dire. Checché se ne dica ogni giorno vengono effettuate su google qualcosa come 3,3 Miliardi di ricerche.
E quelle ricerche corrispondono a bisogni di utenti che si sono messi davanti a google per risolvere un problema, capirne di più su un argomento, rispondere a una domanda che tormentava loro la testa. Ecco perché consiglio sempre di investire del tempo per ottimizzare WordPress e renderlo più facilmente indicizzabile da Google.
Primissima cosa da fare è usare Yoast SEO, plugin number one che ottimizza tutto il sito in due modi:
1. nelle impostazioni dove troviamo tantissime opzioni per settare il sito in modo generale
2. in ogni pagina/post c’è uno specchietto dove possiamo ottimizzare il contenuto in modo specifico.
Importantissimo perché, data una parola chiave con la quale vogliamo ottimizzare la nostra pagina, Yoast Seo ti fa l’analisi del contenuto e ti dice dove intervenire per migliorare la seo.
#PRO TIP
Una strategia pratica e facilmente realizzabile è quella di creare pagine specifiche per specifici prodotti/servizi.
Es. se sono un fioraio piuttosto di creare una singola pagina generica che parla di “Piante” creo delle pagine specifiche che parlano solo delle “Piante ornamentali”, “Piante aromatiche” e così via.
All’interno di queste pagine creo del contenuto che dia valore reale a chi legge: parlo del tema in modo generale, presento anche dati tecnici/scientifici, spiego come trattare/usare/sfruttare l’oggetto dell’argomento, parlo dei problemi che possono nascere e infine presento la mia soluzione, magari con un bel link alla pagina contatti (o con un form direttamente sotto la pagina, vedi dopo).
Ecco che così mi ritrovo più pagine nel sito, ottimizzate per specifiche keyword, con contenuto originale e di valore: sicuramente con questa strategia ho più probabilità di essere posizionato nei risultati di ricerca Google e ricevere traffico gratuito!
2. Sii RESPONSIVE!!!
Certo lo sappiamo tutti: i siti devono essere adatti ai dispositivi mobile, il traffico da smartphone e tablet è raddoppiato negli ultimi anni, le ricerche di google sono fatte più da dispositivi mobile e proprio per questo il motore di ricerca predilige i siti mobile-friendly…
E allora spiegatemi perché trovo un buon 50% di siti ancora non adatti al mobile!!
Dobbiamo cercare di dare il massimo nell’esperienza di utilizzo del nostro sito, in tutti i casi: sia che l’utente stia navigando da computer e sia che stia usando il suo iPhone.
Prima di tutto facciamo un test al nostro sito e vediamo se è ottimizzato, test gratuito offerto da Google: https://www.google.com/webmasters/tools/mobile-friendly/.
Se riscontriamo dei problemi, come possiamo rendere il nostro sito wordpress ottimizzato al mobile?
Ci sono varie soluzioni (creare una seconda versione del sito, creare un’app, ecc.) ma preferisco di gran lunga l’opzione RESPONSIVE.
Un sito responsive reagisce in base alla dimensione dello schermo, riadattando contenuti e grafica in modo che tutte le pagine siano sempre leggibili e facilmente navigabili (anche da smartphone).
Per wordpress è tutto semplificato: basta scegliere un template responsive!
I template nati negli ultimi anni sono tutti adatti al mobile, potete trovare migliaia ti temi professionali e responsive sul marketplace che preferisco ThemeForest!
E poi… cerchiamo di fare un passo in più!
Non fermiamoci solo alla scelta di un template responsive, cerchiamo di testare il nostro sito! prendiamo il nostro smartphone e apriamolo.
Vediamo se tutto e raggiungibile in modo semplice senza fare zoom, se i link funzionano correttamente, soprattutto quelli del menu.
A proposito: possiamo far fare una dieta drastica al nostro menu principale.
Esatto perché se abbiamo un menu molto strutturato – con pagine, sotto-pagine e sotto-sotto-pagine – è possibile che da mobile risulti troppo grande (anche in verticale) e quindi poco fruibile.
Allora che dite di creare una bella versione di menu più snella, ad esempio senza le voci di sotto-menù (i template professionali lo permettono). Penso sia una soluzione fattibile con investimento di tempo minimo, il tutto sempre al fine di migliorare l’esperienza degli utenti nel nostro sito.
Migliore esperienza con il sito e migliore fiducia nell’azienda del sito! 🙂
3. Ideiamo un’AZIONE RICHIESTA
Chi mi ha incontrato nei vari workshop live ha sentito questa cosa forse più volte: è essenziale progettare ogni pagina con una specifica azione da far fare al visitatore.
Un utente entra in una pagina ha in primis un bisogno informativo da assolvere (deve trovare del contenuto che dia ad esso delle risposte) e poi deve trovare “l’azione successiva“.
Concentriamoci sul processo dell’utente ovvero che cosa fa il nostro utente quando arriva sulla pagina? qual è il percorso logico che è incoraggiato a fare? qual è l’azione che deve compiere??!
E siamo noi, creatori del sito, a ideare il percorso logico migliore.
L’azione richiesta può essere rappresentata da:
- il click su un link (clicca qua per vedere i nostri prodotti)
- la compilazione di un form (richiedici maggiori informazioni)
- l’aggiunta del prodotto nel carrello.
- una condivisione dell’articolo
L’elenco ovviamente non è standard.
La nostra è un’azienda?
Sulla pagina “Chi siamo” alla fine possiamo scrivere “questi siamo noi, vuoi vedere cosa facciamo?” con un link alla pagina “Servizi“. Nella pagina “Servizi” un bel pulsante con scritto “Hai visto i nostri servizi? Contattaci per avere un preventivo gratuito!”
Nell’esempio ho cercato di semplificare, ma non è poi così distante dalla soluzioni che spesso propongo alle aziende.
#PRO TIP
Al posto di rimandare alla pagina contatti, prova a mettere il form per invio messaggi direttamente sotto il contenuto, addirittura in più punti (a metà pagina e in fondo) se la pagina è abbastanza lunga.
Questo per ridurre al minimi lo sforzo cognitivo che chiediamo ai nostri utenti: se stanno leggendo una pagina di un qualcosa che li interessa, trovano il modo di contattarti compilando direttamente il form, senza cliccare da nessuna pare.
Hai un blog?
Bene, l’azione richiesta può essere la condivisione di un articolo: a fine articolo ti consiglio di inserire i pulsanti dei social.
Un’altra azione da far compiere al lettore può essere quella di visitare un approfondimento su un’altra pagina: così facendo l’utente trova nuovo contenuto e rimane di più sul nostro sito perché è motivato a proseguire la navigazione.
Cerca sempre di creare un percorso logico che porti idealmente ad una Conversione (raggiungimento di obiettivo), esorta i tuoi visitatori a compiere la prossima azione!
4. Email marketing
Di email marketing ne hai sentito parlare da almeno 10 anni scommetto, bene allora integriamo questa strategia con il nostro sito WordPress!
Usare l’email marketing è relativamente una strategia semplice e permette di comunicare con i vecchi clienti o quelli futuri, creando un rapporto di fiducia, che continua nel tempo e che porta le persone iscritte alla nostra lista a ricordarsi di noi, soprattutto quando avranno bisogno del nostro prodotto/servizio!
Una precisazione: email marketing non significa mandare con outlook un messaggio ad una lista, magari usando il CCN così non vedono tutti gli altri destinatari, e magari con un allegato, magari bello pesante…
NO.
Fare è mail marketing significa usare uno strumento apposito per inviare un messaggio apposito.
Con messaggio apposito voglio dire che non possiamo usare l’email marketing per parlare solo dei nostri prodotti, magari mandando un pdf di 50MB del nostro catalogo. Dobbiamo sforzarci di creare del contenuto interessante alla nostra nicchia: consigli, guide, novità del settore, eventi, fiere, manifestazioni, tutto quello che ruota attorno al nostro mondo.
Strumento specifico: ovvero i servizi online di email marketing che sono stati appositamente ideati solo per fare quello e quindi assicurano un’elevata % di consegna (così non finiamo nello spam), statistiche aggiornate (so quanti aprono l’email e dove cliccano all’interno di essa) e altri tool molto interessanti come:
- autoresponder (posso inviare messaggi automatici ad intervalli determinati di tempo
- liste diverse: posso dividere i contatti in più liste diverse per fare comunicazioni diverse: chi si iscrive alla newsletter dal sito, i miei vecchi clienti, chi si iscrive per scaricare un pdf (vedi dopo)
Online ci sono tante soluzioni potete iniziare con il famosissimo Mailchimp che è gratuito per i primi 2.000 contatti (ma ha delle limitazioni). Io personalmente uso Active Campaign (fantastico per gli automatismi) e GetResponse (completo ma economico).
Inserire un form per la registrazione alla newsletter nel sito è molto semplice, ci sono dei plugin che fanno tutto, ad esempio per c’è MailChimp for WordPress.
E comunque ogni tool permette di creare un form personalizzato per l’iscrizione ad una lista, che è poi embeddabile (lo possiamo inserire) nel nostro sito grazie ad un codice, fornito dal tool.
5. Scarica il mio regalo! (regalare qualcosa in cambio di…)
La strategia è molto semplice, esiste da anni e funziona bene (in tutti i settori).
Consiste principalmente nel regalare qualcosa, possibilmente di VALORE per la nostra audience di riferimento, in cambio dell’email.
Stop.
I risultati sono due:
- risultato immediato: abbiamo un contatto (email) di una persona che volutamente si è registrata e quindi significa che è realmente interessata al contenuto (quindi all nostro settore, quindi indirettamente alla nostra offerta). Ecco che possiamo usare questa lista-contatti per fare email marketing, a buon intenditore…
- risultato collaterale: se produciamo un contenuto di valore ci proponiamo come esperti del settore, facciamo vedere che abbiamo del valore da dare e se l’utente che ha scaricato il contenuto ha bisogno di un servizio o prodotto avanzato, prova ad immaginare quale azienda gli viene in mente per prima? 🙂
#PRO TIP
Ok ma cosa do in regalo? di che investimenti necessito??
Non devi creare niente di nuovo: puoi CONFEZIONARE un pdf / video / template / file excel che sia focalizzato specificatamente su un problema e ovviamente che lo risolva con una specifica soluzione: case study, report, white paper, modello grafico, ecc. ecc. ecc.
Puoi anche prendere degli articoli che hai già pubblicato, metterli insieme, rielaborarli e creare un Report.
Ok Andrea ma io ho un “prodotto difficile” che posso regalare?
Immaginiamo che tu venda taglia erba, puoi creare un report dal titolo “Come scegliere il miglior taglia erba in base alle tue esigenze“, contenuto sicuramente interessante per una persona che è intenzionata ad acquistare un taglia erba!
#PRO TIP 2
Come mettere in pratica la strategia:
Nel sito crei un form di registrazione a una tua lista specifica del sistema di newsletter che usi (ne abbiamo parlato prima) e sull’email di benvenuto metti il link per scaricare il contenuto gratis.
Quindi: io entro nel tuo sito, vedo il pdf gratis da scaricare, inserisco nome ed email per accedere (form autoresponder), il sito mi dà conferma, sono inserito nella lista specifica, ricevo in automatico l’email di benvenuto con all’interno il link per scaricare il pdf.
Semplice e potente.
Se vuoi fare il pro e se vuoi creare delle super landing page che convertono i visitatori in iscritti alla mailing-listi, puoi usare come me optimize press.
TECNICHE PRO per ottenere risultati da un sito WordPress: l’80% del successo con un 20% di sforzo
Questi Consigli/Trucchi per ottenere risultati da un sito WordPress sono gratuiti ma in cambio chiedo una condivisione, così soltanto le persone realmente interessate possono apprenderli e… sfruttarli!
[sociallocker]
#1 Contenuto in cambio di…
La prima Tecnica l’hai appena provata te stesso.
Esatto un primo “trucco” di marketing è offrire una parte del contenuto in cambio di una condivisione o di un like.
Questa strategia è molto simile a quella presentata nella parte #5 ovvero far scaricare un regalo in cambio dell’email.
Si differenzia perché è molto più “leggera” visto che non dobbiamo creare un regalo particolare e poi il like o condivisione “hanno meno valore” di un’email data in cambio.
Come faccio a creare questi box? con un plugin molto semplice: Social Locker for WordPress ha diverse opzioni che permettono appunto di offuscare un contenuto, bloccarlo fin tanto che l’utente non clicca, mette like o condivide.
Io lo uso principalmente per “bloccare” del contenuto, ma nulla vieta di usarlo per dare un buono sconto o far scaricare un file, o altri modi creativi. 🙂
#2 Exit popup
Questo è uno strumento formidabile che forse avete già provato sulla vostra pelle: entrate in un sito, state sulla pagina, non succede niente.
Appena spostate il mouse in alto per tornare indietro o per digitare un altro URL… tac… esce un popup.
Si chiama exit popup e funziona molto bene, provare per credere!
Il concetto è “ehi te ne stai andando? aspetta ho un qualcosa per te!”
E lì possiamo giocarcela con: un report in regalo, un coupon, un link ad una risorsa veramente utile del nostro sito.
L’importante è come sempre: DARE VALORE.
Con questa strategia cerchiamo di “far fruttare” al massimo un visitatore che “stava per andarsene”, soprattutto se quel visitatore è arrivato sul nostro sito grazie ad una campagna pubblicitaria a pagamento (come Adwords).
Come creare un exit popup? Io utilizzo Optin Monster, che è davvero una bomba per quanto riguarda l’efficacia e funziona su tutti i siti (ha ovviamente un plugin specifico per l’integrazione su wordpress). In passato usavo Ninja Popup che è un plugin nato solo per WordPress e che considero molto buono.
Puoi trovare un articolo completo che parla delle migliori strategie per sfruttare al massimo i popup.
#3 Chiedi e ti sarà dato
Sì lo so… questo consiglio può sembrare un filino filosofico, però assicuro che non è così, anzi è assolutamente pratico se vogliamo.
È assodato che in internet le persone non sono attente, il 79% degli utenti si limita a scorrere tra il testo (ricerca Nielsen), tutti noi siamo bombardati da pubblicità, contenuti, immagini, ecc.
Ecco che ritorna utile fare esplicitamente una richiesta all’utente: abbiamo messo i pulsanti di social sharing a fine dell’articolo perché l’azione desiderata è far condividere appunto il post?
Bene scriviamo una frase breve, una richiesta specifica del tipo:
Scrivere questo post mi ha richiesto ore di ricerche, scrittura e revisione, tutto per creare un contenuto dal valore VERO:
Se ancora non l’hai fatto, puoi ringraziarmi con un semplice click condividendo il post…
Grazie!!
Ti sembra di riconoscere lo stile? Ah sì?
Esatto!
è quello che solitamente scrivo alla fine dei miei post.
Chiedo esplicitamente ai mei visitatori di compiere un’azione (condividere il post) per contraccambiare il lavoro necessario alla creazione del contenuto.
Abbiamo un sito aziendale?
Nella pagina prodotto, alla fine della descrizione scriviamo esplicitamente ” ti interessa il nostro prodotto XYZ contattaci ORA per una consulenza gratuita”
Non abbiate paura di chiedere… vi sarà dato! 😉
#4 Follow UP
Abbiamo parlato di email marketing e di servizi online per gestire liste e invio newsletter.
Praticamente tutti questi tool hanno uno strumento che è unico, potente e… automatico!
Si chiama autoresponder ed è una specie di scadenzario nel quale possiamo impostare più email, che partiranno in automatico dopo TOT giorni dall’iscrizione.
Un esempio pratico è la cosa migliore:
Una persona lascia i suoi contatti per scaricare una Case Study, perché è interessata a un determinato servizio.
- Appena iscritta riceve il link per scaricare la Case History.
- Dopo 2 giorni parte una nuova email che ha come scopo principale di chiedere se il pdf è stato scaricato, se è piaciuto, ecc.
- Dopo 4 giorni parte una nuova email che parla di un argomento correlato al servizio (quello per il quale la persona ha espresso interesse)
- Dopo altri 4 giorni arriva nella casella della persona una nuova email che parla del NOSTRO servizio e di come risolve uno specifico problema
E così via, possiamo impostare tante email automatiche quante vogliamo, possiamo tenere la comunicazione aperta per settimane se non per mesi soprattutto se stiamo offrendo una soluzione ad alto prezzo.
Tutte queste email creano un rapporto con la persona, la informano, DANNO VALORE, fanno anche capire che siamo esperti in quel settore e il valore della nostra offerta sicuramente aumenterà agli occhi di quella persona!
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6. MISURARE (e decidere!)
Se ottimizziamo delle pagine sul sito, creiamo un buon contenuto ma poi non sappiamo quante visite hanno generato quelle pagine o ancor peggio quanti obiettivi sono stati raggiunti da quella pagine, che senso ha tutto il lavoro e soprattutto come possiamo migliorarci?
Ecco che Google Analytics è lo strumento indispensabile per tenere sott’occhio tutti i dati più importanti del sito.
È lo strumento numero uno, usato dal sito amatoriale all’azienda multinazionale, perché è gratuito (non fa mai male) e soprattutto perché puoi usarlo in modo semplice, ma anche in modo molto approfondito.
Così possiamo capire da dove arrivano i nostri visitatori (google? facebook? newsletter?), quali sono le pagine viste e per quanto tempo e all’opposto, quali sono le pagine che piacciono meno. E poi ancora quante conversioni sono fatte e da chi (la conversione è un raggiungimento obiettivo che può essere una vendita, una form compilato, ecc.).
Per installare Google Analytics nel nostro sito basta accedere al servizio (possiamo usare il nostro account Google che usiamo solitamente), creare il profilo del sito e inserire il codice di tracciamento nelle nostre pagine.
Per farlo esiste un plugin gratuito che risparmia tutta la fatica ovvero: Google Analytics by Yoast, esso si preoccupa di inserire il codice in ogni pagina del sito wordpress.
Le statistiche sono essenziali ma ancor più importante è GUARDARE le statistiche, studiarle e PRENDERE DECISIONI in base a esse.
Troppo spesso trovo installato correttamente Google Analytics nel sito ma… nessuno lo guarda!
Qualsiasi strategia, ovviamente anche quella Digitale, prevede uno studio, una parte operativa e infine una parte di misurazione.
E il ciclo deve ripetersi, soprattutto nella fase iniziale dove dobbiamo fare più prove per raggiungere i risultati.
Misurare e analizzare è importantissimo per prendere le giuste decisioni, per tarare la nostra strategia e per raggiungere più risultati!
Bene siamo arrivati alla fine del post e, visto che metto in pratica ciò che insegno, non posso che invitarti a condividere questo articolo.
Son sincero mi ha richiesto 2 giorni di studio, scrittura e revisione per cercare di far passare argomenti anche tecnici, in modo semplice.
Spero di cuore che tutti questi consigli possano esserti utili per il tuo sito wordpress e per ottenere risultati!
Un abbraccio 🙂
Andrea