Yoast SEO: il plug-in che renderà tutto più semplice
Ci sono innumerevoli plugin che, nel tempo, hanno aspirato al primato nell’ottimizzazione SEO di un sito web, solo in pochi però oggi possono vantare concreti risultati. Primo tra questi è il plugin ideato da Joost De Valk, Yoast, ad oggi uno dei più rinomati strumenti che permette a tutti di avvicinarsi al complesso mondo SEO in modo efficace ed incisivo.
Passiamo alla parte concreta.
Installazione di YoastSeo
L’installazione è, come per tutti i plugin di WordPress, molto semplice e veloce, non potete sbagliare, numero di download e valutazione confermano che questo plugin è una sicurezza.
Una volta installato e attivato siamo pronti per partire.
La prima schermata “Bacheca” del vostro plug-in vi permette di avere subito una panoramica della situazione.
Spesso accade che, nel tentativo di “diventare primi su Google” si installino plug-in diversi che svolgono ciascuno alcune piccole funzioni SEO e che spesso sono in contrasto tra loro. Nessun errore inaspettato questa volta, Yoast vi avvisa subito se c’è qualcosa che entra in contrasto con le sue funzioni e, in pochi passaggi, vi permette di risolverli.
Vediamo ora, nel dettaglio, le sezioni del menù e le tab principali per un’installazione completa.
Dal menù scegliamo la sezione Bacheca > tab Generale
In questa sezione troviamo un comando davvero utile “Apri la configurazione guidata”. Più facile a dirsi che a farsi, con questo semplice pulsante entrerete già nel vivo della vostra ottimizzazione SEO. Si aprirà una configurazione delle principali informazioni in una pagina web esterna. In 9 step molto semplici e corredati di istruzioni incisive ed efficaci, avrete impostato già alcuni parametri importanti.
Siamo già sulla buona strada. Come vedi il plug-in è semplice da utilizzare e chiaro nelle sue diverse funzioni.
Segue la tab > Caratteristiche
In questa sezione vi consiglio di lasciare le impostazioni di default (come vedete dall’immagine).
L’ impostazione predefinita vi garantisce l’accesso alle funzioni avanzate, un check quotidiano da parte di onepage.org (se iscritti) e, con l’ultima opzione vi libera dall’ingombrante barra del menù di amministrazione.
Passiamo ora alla tab > Dati societari
Compilando questi pochi campi comincerai a dare le principali informazioni riguardo il tuo sito a Google.
– Addetti ai lavori –
Le informazioni che compilerai in questa sezione verranno inserite in uno specifico script tag, posizionato nel front tag della tua pagina e, per questo motivo, verranno lette solamente da Google. [si tratta del cosiddetto JSON-LD script tag]. Queste informazioni verranno usate dal motore di ricerca per completare lo knowledge graph, quel riquadro che appare durante le ricerche su Google e che raccoglie le informazioni relative ad un certo argomento.
Nella sezione >Strumenti per Webmaster
Potrai verificare il tuo sito attraverso i diversi strumenti dedicati ai Webmaster dei maggiori motori di ricerca: Bing, Google e Yandex.
Per verificare i differenti strumenti ti basterà inserire i codici di verifica di ciascuno. Il più utilizzato è sicuramente Google Search Console.
L’ultima tab di questa sezione iniziale è >Sicurezza
In questa sezione, come per quella >Caratteristiche, le impostazioni di default fanno al caso nostro. Come vedete, in questa tab, si potrà compiere soltanto un’azione scegliendo se abilitare o meno la sezione avanzata.
Entriamo adesso nel vivo delle impostazioni per una SEO sempre migliore.
Nella prima Tab >Generale, di questa seconda sezione, Titoli e Metadati, abbiamo la possibilità di scegliere il tipo di separatore che comparirà nel vostro Title. A voi la scelta, in questo caso il gusto personale e le esigenze del caso vi faranno fare la scelta migliore. Una nota da tenere a mente è che la lunghezza del Title che è possibile inserire è di circa 50 caratteri (numero che vi assicura che tutto il testo sia visibile).
Le altre due opzioni selezionabili abilitano due funzioni molto utili che ci indicano la retta via quando ottimizziamo una pagina (post “Ottimizza una pagina con Yoast), è bene quindi tenerli entrambi attivi.
In questa tab >Homepage vedrai solo quest’unica funzione. Yoast, infatti, si preoccuperà di farti ottimizzare al più presto l’Home Page. Ti consiglio di finire però questa prima impostazione generale e poi curare nel dettaglio tutte le tue pagine.
Passando poi alla tab successiva >Tipi articolo, per ciascun tipo di post o pagina, potrai scegliere una serie di parametri.
È la pagina più densa fin ora, lo so, però non è poi così complessa. Troviamo una quadra generale.
Ogni sezione, Articoli, Pagine, Media e quanto trovate in base al vostro sito, ha due parti principali, una testuale, formata da titolo e meta description e l’altra composta da 3 pulsanti.
Se la pagina che avete difronte non è uguale a questa, non temete, è tutto nella norma. Ciascuno di voi, come accennavo, avrà, in questa pagina, le impostazioni relative a tutte le diverse sezioni presenti nel vostro sito.
Come sicuramente sapere Title e description sono FONDAMENTALI, in questa sezione per ciascun tipo ti contenuto potrete impostare queste due sezioni con parametri predefiniti.
Guardando all’esempio vediamo questa dicitura:
%%title%% %%page%% %%sep%% %%sitename%%
Incomprensibile? No, guardando attentamente vediamo che il doppio simbolo %% è un separatore, che incornicia dei termini che corrispondo a degli specifici input: titolo, pagina, separatore e nome del sito. Ogni articolo avrà allora, di default la seguente struttura che potremo poi modificare manualmente.
*Ci hai preso mano e ora vuoi aggiungere altri parametri? Semplice! Nel menù in alto di WordPress trovi la Tab “Help”,
La sezione dei pulsanti ci permette di agire su altri dettagli. Possiamo ad esempio scegliere di non indicizzare un’intera categoria di elementi del nostro sito. È possibile poi nascondere la data, sconsigliato ad esempio ni contenuti di un blog e, come ultima variabile possiamo nascondere, in ciascuna pagina la Meta Box di Yoast. Non serve nemmeno dire che è decisamente sconsigliato! Forse vi solleva non vedere il riquadro di lavoro sulla SEO però non è di sicuro la via per un buon posizionamento.
Passiamo ora alla tab >Tassonomie.
Niente inglesismi eppure la parola forse ancora non vi è chiara. Per tassonomia si intende un raggruppamento di cose. WordPress ce ne ha fatte conoscere già da tempo 3 in particolare: Categoria, Tag e Categoria dei Link.
Detto tra noi, anche in questo caso, come in quello precedente, con queste impostazioni potrete settare delle regole predefinite per i nomi delle tassonomie, soprattutto se vi state approcciando ora al mondo SEO vi sono pressoché inutili al momento.
Tab >Archivi
Questa sezione appartiene alla parte più tecnica e, forse, più utile agli addetti ai lavori.
Vi riporto lo screenshot con le impostazioni predefinite che vi consiglio di tenere.
A seguire la tab >Altro.
Vale quanto sopra. Non troverete nessuna impostazione essenziale.
Siete quasi arrivati alla fine!
Per completare l’impostazione iniziale mancano solamente due sezioni Social e Sitemaps XML.
Se volete avventurarvi in queste sezioni, spero di avervi dato indicazioni che vi tornino utili. Se invece avete ancora dubbi, non temete, arriverà presto la guida dedicata!